Fanfara Bersaglieri 
Provinciale di Siena

Storia della Fanfara 

La storia della Fanfara dei Bersaglieri di Siena ha inizio nel 1927, quando il 5° Reggimento Bersaglieri d'Italia si spostò a Siena insediandosi nella Caserma della Fortezza del Carmine e successivamente nel 1935 nella Caserma La Marmora, denominata attualmente Caserma Bandini.
I Bersaglieri d'istanza a Siena parteciparono alle missioni tenutesi in Africa Orientale nel 1935, in Albania e successivamente nelle campagne di Grecia, Russia, Jugoslavia e Tunisia. Nell'immediato dopoguerra, nell'anno 1952, per volere del Maresciallo Maggiore Pasquale Romeo, fu costituita con i superstiti la Fanfara dei Bersaglieri in Congedo di Siena. Il gruppo fu diretto dal Sergente Maggiore Ottavio Papini, dal Maresciallo Spartaco Raffo e dal Bersagliere Giannino Brizzi.

La Fanfara partecipa a tutte le manifestazioni più importanti come i Raduni Nazionali, Interregionali, Regionali e Provinciali; inoltre siamo stati invitati più volte all’estero ed in particolare in:

Francia

Germania

Austria

Vienna

Per il Festival del Musikparade la Fanfara si è esibita a: Flensburg, Bremerhaven, Emden, Dusseldorf, Oldenburg, Norimberga, Coblenza, Bielefeld, Munster, Oberhausen ricevendo i complimenti come una tra le Fanfare migliori d'Italia.

Maure, Villefranche de Rouergue, Nizza, Aix le Bains, Mazamet Carpentras, La Grande Motte, Fleurence, Notre Dame de Bellecombe, Vinay, Riom Ès Montagnes, Vélizy Villacoublay, Desvres, Merville, Les Pieux, Valdeblore trovandosi al cospetto del principe Alberto di Monaco e del Ministro Christian Estrosi, Digne-les-Bains per il 66° Corso de la Lavande, Valréas.

Grazie al suo vasto repertorio musicale, e alle sceniche ed eleganti divise storiche, la Fanfara di Siena regala ad ogni sua esibizione uno spettacolo coinvolgente, riscuotendo grandi ed entusiastici consensi.
Siamo orgogliosi ed onorati di portare in Italia e nel mondo intero, il ricordo e la storia dei fanti piumati, nonché i colori della nostra bandiera italiana. 
Attualmente il Capo Fanfara è il Bersagliere Professore Fabio Bindi, sostenuto dai Vice Capo Fanfara Mirco Piazzai e Edoardo Sacco.

Il gruppo vanta fra le proprie file musicisti delle provincie toscane e umbre, il loro supporto contribuisce in modo decisivo ai successi che da anni stanno ottenendo facendone dell'amicizia e dell'amore per i Bersaglieri un'arma vincente.

La nostre uniformi

" I Bersaglieri della storia nel presente "

Uniforme Storica 1848
Battaglia del Ponte di Goito risalente alla Prima Guerra d'Indipendenza

Il musicista simpatizzante Bersagliere

Il simpatizzante è un dilettante appassionato o un professionista in cerca di esilaranti emozioni, che viene espressamente addestrato per suonare a pieni polmoni e a passo di corsa; inoltre dovrà essere udito da tutto il reparto che segue, uniformandosi al ritmo della Fanfara.
Le labbra, sottoposte alla continua pressione e martellìo del bocchino, non potrà mai rendere il suono perfettamente intonato, quindi crescerà o calerà sensibilmente in conseguenza dello sforzo sopportato.
Un altro fattore importante da tenere presente è che il fante piumato deve ritenere a memoria tutti gli spartiti per tre motivi:
1. difficoltà di lettura dovuta dalla corsa;
2. obbligo di mantenere gli strumenti in alto, cioè con le campane rivolte al cielo; 
3. per rispetto della tradizione, il Bersagliere deve essere sempre pronto ad effettuare un'immediata esecuzione.

Fin dai tempi del Generale Alessandro Della Marmora si ritiene che qualche stecca, cioè una nota presa male, nelle Fanfare dei Bersaglieri ci può star bene; come una piuma che si agita per proprio conto nello svolazzare del piumetto, tutto questo per spronare il Bersagliere.

Il motto degli Ufficiali e dei  Capi Fanfara nelle caserme è stato fin dall'inizio: " Stonate, ma suonate! " 

Purtroppo musicalmente, una stecca sarà sempre una piuma mozza per chi la ascolta e per il Bersagliere stesso.
In verità è difficile non steccare andando di corsa, ma anche questa è tradizione e va capita nella più ingenua essenza.